Studenti del Liceo Fermi

Alternative alle batterie al litio... dal mare - Mattia Martini

Il mercato delle auto elettriche sta subendo crescite importanti tanto che alcuni dati mostrano come i veicoli elettrici siano riusciti negli ultimi anni ad aumentare del +207% (2020), segnando un +753% rispetto all’anno precedente. È chiaro dunque che la richiesta da parte degli utenti di veicoli elettrificati è destinata a crescere con il passare del tempo. Conseguentemente, anche la richiesta di batterie per le auto elettriche sta attraversando una fase di crescita considerevole.

Oggi la quasi totalità delle batterie di auto elettriche è basata sul litio, un elemento che garantisce buone prestazioni ma possiede anche numerosi difetti: spesso viene estratto in cattive condizioni di lavoro, richiede processi produttivi che danneggiano l’ambiente e si trova soltanto in alcuni Paesi del mondo. Per questo da tempo si cerca un’alternativa. Una possibilità è quella di sostituire il litio con il sodio, molto più facilmente disponibile visto che abbonda nell’acqua di mare. però sugli elettrodi delle batterie al sodio, con l’uso, si creano depositi di metallo che alla lunga impediscono il loro funzionamento ottimale. Una soluzione potrebbe arrivare dalle alghe.

Un gruppo di ricercatori dell’università di Bristol, nel Regno Unito, guidato da Steve Eichhorn, per sbloccare i depositi metallici ha realizzato un separatore tra elettrodi basato su alghe brune raccolte sulla costa scozzese. Queste alghe contengono nanocristalli di cellulosa di circa 10 nanometri di diametro e 200 di lunghezza, che hanno consentito di produrre batterie funzionanti anche dopo mille cicli di ricarica. Eichhorn nota che, grazie al sodio e alle alghe, si può dire che la nuova batteria proviene quasi interamente dal mare.