Curiosità formula 1: Il caso Felipe Massa - Filippo Lombardi
È il 2 novembre 2008. Felipe Massa, a bordo della sua Ferrari, è in pole position. Il suo rivale per il titolo, un certo Lewis Hamilton, è in quarta posizione. Per vincere il campionato, Massa ha bisogno di due cose: vincere e sentire il suo ingegnere a fine gara che gli comunica che Hamilton ha chiuso in sesta posizione o peggio.
La gara è sul bagnato: quando in Brasile piove, si è certi che sarà una pioggia persistente. Massa parte bene, Hamilton, data la posizione non ottimale, è vittima del traffico di centro gruppo. In una gara tra asciutto e bagnato, tutte le squadre hanno diverse strategie: c’è chi vuole tenere le gomme da asciutto per evitare uno stop in più e chi quello stop, in condizioni umide, decide di farlo.
Arriviamo così, in queste condizioni miste, al giro 69 su 71. Massa, comodamente al comando, in quel momento, non è campione, dato che Hamilton si ritrova quinto, con un punto di vantaggio sul brasiliano. Tuttavia, durante quel giro, le cose sembrano andare nel verso di Massa: un giovane Sebastian Vettel, con la sua Toro-Rosso motorizzata ai tempi Ferrari, sorpassa Hamilton, il quale sbaglia alla curva Juncao, curva da ricordare per dopo.
Negli ultimi due giri del Gran Premio la pioggia torna a minacciare la pista di Interlagos.
Come detto prima, c’è chi è rimasto con gomme d’asciutto e chi è entrato per mettere le gomme da bagnato. Praticamente tutte le auto hanno gomme da bagnato, dato che la pioggia sembrava abbastanza minacciosa per conferire un vantaggio per i piloti con gomma da bagnato. Una squadra, tuttavia, decide di rimanere fuori con gomme d’asciutto, per non perdere tempo. Si tratta del tedesco Timo Glock, a bordo della Toyota.
Arriva il giro 71. Massa taglia il traguardo. Alza il dito al cielo, per festeggiare. Ha fatto quello che doveva: rimanere primo e dominare. Ora aspetta il suo ingegnere.
Poco dopo, Massa sente la radio aprirsi. È il suo ingegnere, Rob Smedley. Massa urla in radio, come da consuetudine per ogni neocampione. Smedley gli dice di pazientare per altri 38 secondi e 907 millesimi, siccome deve controllare in quale posizione sia finito l’inglese. FILIPPO LOMBARD 3ASA C U R I O S I T A F O R M U L A 1 Hamilton sembra aver subito il colpo. È sesto, posizione insufficiente per il mondiale, fino a quando, alla curva sulla quale sembrava aver perso il titolo, vede un’auto lenta. È una Toyota. È Glock, in quinta posizione. Data la differenza di pneumatici, Hamilton sorpassa la Toyota. È quinto. Ce l’ha fatta: ha vinto il titolo.
Smedley si riapre in radio, per comunicare la sconfitta a Massa. Il brasiliano è incredulo, come da immagini sul podio.
Questo Gran Premio ha due facce: quella sorridente, del neocampione Hamilton e quella disperata di Massa.
Ora, perché parlare di fatti avvenuti nel 2008? Si sa che la Formula Uno è uno sport crudele, in cui si può perdere un mondiale all’ultima gara (vedi Senna 1989), giusto?
La rimessa in discussione del titolo di Felipe Massa è stata riaccesa dal precedente proprietario della Formula Uno, Bernie Ecclestone, il quale si è espresso non sul Gran Premio di Interlagos 2008, ma su quello di Singapore 2008, durante il quale Felipe, a causa di una sosta imprevista con esito di ritiro da parte del brasiliano a causa di un malfunzionamento di una luce ai box, scatenata dalla Safety Car uscita per verificare le condizioni di Nelson Piquet Jr., alla guida della Renault, perse punti importanti contro Hamilton. Alla guida della Renault, dato questo bizzarro incidente in pista, Fernando Alonso ne giovò al punto di vincere quella gara.
Quell’incidente bizzarro si è rivelato architettato anti sportivamente dalla Renault per favorire Alonso. Ecclestone ha dichiarato che quel Gran Premio sarebbe stato da annullare, data la verificata antisportività.
Se nel 2008 quella gara fosse stata cancellata, Massa avrebbe vinto il titolo contro Hamilton, dato che quella sosta errata non sarebbe stata contata.
Per questo, Felipe Massa è tornato a insistere per vie legali sul campionato 2008, ma la questione è complicata.
Siccome la consegna del trofeo 2008 è già avvenuta, Massa non può richiedere il titolo indietro al 100%, ma potrebbe solo condividerlo con Hamilton. Al tempo di scrittura di questo articolo (14 maggio 2023), l’esito della revisione iniziata da Massa non è ancora certo.